Un anno fa di questi tempi eravamo a Milano sotto il Palazzo della Regione a protestare per l’assurdo divieto di ripopolare le nostre acque con pesci che utilizziamo da oltre 100 anni.  Tra qualche settimana inizieremo a rilasciare nelle acque lacustri del Bacino 5 alcune specie autoctone come tinche e anguille. Poi l’anno prossimo, avendo trovato disponibilità di altre specie ittiche anch’esse autoctone, proseguiremo con carpe (specie parautoctona), cavedani e persino alborelle. Attendiamo con fiducia il buon esito delle richieste fatte al Ministero da parte del Consorzio del Lario in merito al ripristino delle immissioni di  lavarelli con contestuale ripresa di tale produzione nell’Incubatoio di Fiumelatte. Incubatoio nel quale “pretendiamo” che si torni a produrre anche il  salmerino, specie che a noi risulta essere certificata dalle norme come “parautoctona”. Quanto alle trote di sicuro verrà potenziata l’immissione di trote marmorate.

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