Veniamo a conoscenza di un accorato appello pubblicato da alcune Associazioni Ambientaliste di concerto con l’AIIAD, proposto ieri sulla nostra pagina Facebook. Abbiamo qualche dubbio che questi esperti conoscano la storia secolare dei nostri pesci e delle nostre acque. Si dà il caso infatti che quelli cosiddetti autoctoni, da almeno vent’anni siano diventati una rarità. In questo deserto, da oltre un secolo, cerchiamo di rivitalizzare le nostre acque con trote, lavarelli e salmerini che però oggi ci vengono descritti come pesci che compromettono gli habitat acquatici, poiché ritenuti non autoctoni.

Leggi tutto nella consueta rubrica settimanale (settimana 22 del 2.6.2021).

Nell’agenda “Caccia fotografica alla frega dei lucioperca”.