Il primo di aprile è un giorno particolare per i pescatori. Un giorno di allegria, goliardia, sempre vissuto con toni amichevoli e leggeri. Dopo due anni di pandemia, è questo il terzo anno dove ancora nessuno di noi ha la minima intenzione di scherzare in questa data simbolica. C’è troppo dolore e tristezza che ci toccano da vicino e per i quali è impossibile e disumano voltarsi dall’altra parte: nella vicina Ucraina i bambini muoiono per una guerra assurda. Nel prossimo Consiglio Direttivo, a nome di tutti gli associati, devolveremo un nostro contributo economico per questi bambini. È un segno di vicinanza e condivisione da parte dei pescatori comaschi, è il nostro pesce d’aprile.