Abbiamo deciso di rendere pubbliche le migliori zone di pesca del lago. I nostri suggerimenti si basano su dati oggettivi, che sono quelli contenuti nei libretti del pescato.
Da domani i nostri lettori non possono più accampare scuse: se tornano a casa senza pesci la colpa non è più del “posto sbagliato”.
Cominciamo dal pesce persico: qui non c’è proprio storia, l’abbiamo già scritto due settimane fa. La differenza di pescosità tra la Riserva Celesia e il resto del lago è imbarazzante. Per assicurarsi riso e filetti per tutta la famiglia è meglio restare nei pressi di Como, Blevio e Cernobbio, area da cui proviene oltre il 60% del pescato totale. Da evitare assolutamente la zona dell’alto lago, che a quanto pare non è affatto gradita dal pesce persico (solo il 2% del pescato totale).
Le cose cambiano per chi vuole prendere un bel lucioperca. In questo caso l’alto lago è una meta molto interessante, soprattutto durante i mesi estivi. Questi predatori sentono il richiamo dell’acqua fresca e stazionano volentieri davanti alla foce dell’Adda, soprattutto dopo i temporali. Un’alternativa? La foce del Telo di Argegno e la solita, onnipresente Riserva Celesia, dove la pesca notturna al lucioperca vanta una folta schiera di praticanti.
Per prendere lavarelli tutto l’anno bisogna essere disposti a cambiare posto di pesca. Alla fine dell’inverno e all’inizio della primavera le foci dell’Adda e il lago di Garlate sono di gran lunga le mete migliori, mentre durante la bella stagione conviene cambiare zona e scendere a Piona e a Onno, sul versante lecchese, e San Siro, Pianello e Ossuccio, se volte restare nelle acque comasche. Un posto dove più o meno si possono prendere lavarelli tutto l’anno? Ovviamente la Riserva Celesia.
Con i salmerini non si può sbagliare: Perledo, Ossuccio, Colonno e la Riserva Celesia sono le quattro zone da cui proviene complessivamente oltre l’80% del pescato totale. Attenti alla stagione, però: le acque di Colonno e Perledo sono redditizie in autunno e alla fine dell’inverno, mentre nelle altre zone è bene attendere la primavera avanzata.
Cosa manca? Ah già, la trota lacustre. Qui non ci sono regole. Le trote non stanno mai ferme e puoi trovarle dappertutto. Gli unici punti di riferimento sono i banchi dei pesciolini di cui si nutrono. Quando i banchi si fanno vedere si va quasi a colpo sicuro, in caso contrario ci si deve affidare alla dea bendata. Con un’avvertenza: se puntate al colpo grosso pescate d’estate e non scendete a Sud di Menaggio.