Venerdì 27 luglio si è tenuto il Consiglio Direttivo dell’APS COMO FIPSAS.
Durante la riunione sono stati esaminati diversi argomenti e fatto il punto della situazione a metà esercizio sociale.
La situazione economica al 30 giugno presenta un totale di entrate pari a euro 126.402. I permessi rilasciati per la pesca da natante e nei torrenti sono stati 1.670, per i ragazzi 303, per i diversamente abili 113, mentre i giornalieri sono stati 223.
Il tesseramento FIPSAS consiste in 2.773 tessere adulti e 260 giovanili.
Le principali uscite riguardano: 36.124 euro di costi della struttura, 46.509 euro per la gestione ittica, di cui 16.849 euro relativi all’incubatoio di Valmorea, 10.962 euro per la vigilanza, 8.757 euro per attività ittiogeniche (posa fascine, censimenti, recuperi, ecc.), 9.251 euro per ripopolamenti pronta pesca. Ovviamente il saldo è positivo, in quanto le entrate, essendo anticipate, nei primi 7/8 mesi dell’anno sono sempre maggiori rispetto alle uscite.
Il tema centrale della riunione è stato però inerente la preoccupazione, peraltro già espressa in questa rubrica, per il futuro della gestione delle acque comasche, in particolare riguardo alla vigilanza e alla conduzione dell’incubatoio di Valmorea.
Una novità importante è che i rappresentanti delle APS di Como e Lecco a breve si incontreranno per definire una comune linea di intervento da presentare alla Regione Lombardia nel mese di settembre.
Si è poi preso atto dell’aggiudicazione in locazione della Darsena di Tavernola, attraverso la partecipazione ad un bando del Comune di Como in data 11 marzo 2018.
Anche in questo caso l’associazione è in attesa che gli Uffici Comunali procedano a dar corso alle necessarie formalità per entrare in possesso del bene. Sempre col Comune di Como si attende la ratifica del nuovo Regolamento Comunale che dovrebbe prevedere il riordino degli spazi di pesca previsti nella Riserva Celesia, in particolare per l’organizzazione delle attività agonistiche. Ultimo argomento affrontato è la nuova metodologia di iscrizione al Registro Nazionale del CONI, che sta creando non poche apprensioni all’interno delle società di pesca affiliate all’APS.