Siccome spesso siamo costretti, per dover di cronaca, a dare notizie non felici, come quella della crisi dei lavarelli, oggi vogliamo riportare la bilancia in equilibrio e lo facciamo parlando del pesce persico, che attualmente non se la passa affatto male. In questo modo cerchiamo anche di “far passare” un concetto importante: il lago non funziona a comportamenti stagni e la sorte di una specie è sempre in qualche modo legata alla sorte delle altre specie che condividono lo stesso habitat. Parlando del pesce persico dunque questa specie nel Lario è diventata l’assoluta dominatrice della zona litorale, cioè di quella striscia d’acqua che si sviluppa in prossimità delle sponde, fino alla profondità di una trentina di metri. Ci sono tratti di fondali che sembrano tappezzati di pesci persici lunghi tra i 15 e i 17 centimetri, tutti nati nella tarda primavera dell’anno scorso. A cosa è dovuta questa situazione?
Leggi tutto nella consueta rubrica settimanale ( 28.11.2018 -settimana 46).
Nell’agenda si ricorda che sono ancora aperte le iscrizioni al corso di guardiapesca.