Proseguiamo nel racconto del prof. Grimaldi.
I pesci, oltre che con gli occhi, possono essere “pregustati” col naso, stimolato dalle sostanze odorose che liberando si dal loro corpo si diffondono nell’aria. Sono aromi molto particolari e caratteristici a volte, tali da farci distinguere a colpo sicuro, anche ad occhi bendati, da quale specie
provengano (l’intenso profumo di cetriolo dei coregoni appena portati in superficie dalla rete, l’acuto sentore di “erbe amare” di un grosso persico trota pescato da poco a cucchiaino…); a volte invece meno, tali da ricordare più genericamente l’ambiente acquatico – lago, fiume, mare – da cui provengono.

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