Ieri in modalità telematica si è tenuto l’incontro tra ATS delle Prealpi Lombarde e Regione Lombardia per discutere sul futuro della Concessione relativa al Bacino 5, alla luce delle ultime modifiche legislative.

I rappresentanti di ATS hanno esposto le loro ragioni e richieste riepilogate anche in un documento formale inviato alla stessa Regione. Pur riconoscendo gli ostacoli che l’ultimo emendamento ha nuovamente introdotto nella gestione ittica (divieto immissione lavarelli, trote iridee, salmerini e limitazioni riguardo alla trota fario escludendo a priori quella definita atlantica) ATS ha manifestato la sua contrarietà per l’esclusione di quest’ultima, il cui utilizzo seppur parziale e temporaneo, nell’attesa di un chiarimento complessivo del quadro nazionale, avrebbe consentito di mantenere in essere molte iniziative apprezzate e richiesta da una numerosa platea di associati. Iniziative delle quali si è sottolineata un’incidenza ambientale insignificante e peraltro limitata ad una porzione di acque assolutamente residuale. Da qui l’invito pressante a Regione Lombardia di proseguire convintamente nella richiesta di deroghe e di sollecito invio delle controdeduzioni al Ministero e Ispra, in particolare su lavarello e trota iridea, con anche una maggiore rivendicazione delle proprie prerogative gestionali, così che non venga scartata la possibilità d’impugnare per via giudiziale eventuali nuovi atti del Ministero.

Nell’immediato verranno mantenuti i ripopolamenti con trota fario mediterranea acquistando sul mercato il materiale non prodotto interamente dall’Incubatoio di Valmorea. Quanto a Fiumelatte, stante il divieto di produzione del lavarello, l’impianto verrà convertito a produzione di trote fario mediterranee, marmorate, lucci di ceppo italico, i cui effetti però si potranno valutare solo nel prossimo anno.

ATS ha fatto presente che con queste limitazioni la gestione complessiva subirà pesanti contraccolpi di natura economica, non consentendo più l’equilibrio tra costi fissi e costi variabili, dando per molto probabile un’importante perdita di affiliazioni e adesioni alla richiesta del contributo di gestione (permesso da 30 euro) Proprio in relazione a quest’ultimo sarà inevitabile una revisione al ribasso del suo costo o una modifica nelle modalità di rilascio. In ogni caso entrambe le parti si sono impegnate per concludere entro fine gennaio questo lavoro di revisione del disciplinare della concessione in modo che dopo tale termine, nel caso di accordo tra le parti, possa essere distribuita la documentazione necessaria alla pesca. Regione Lombardia si è comunque impegnata per trovare strumenti e soluzioni praticabili per limitare questi problemi di natura economica.

In conclusione i rappresentanti di ATS hanno ribadito il loro massimo impegno a portare avanti in ogni sede e con tutte le iniziative possibili, le loro rivendicazioni.