Nonostante il vento assurdo delle scorse settimane abbia danneggiato la piattaforma galleggiante che ospita i piccoli pesci, il dott. Negri e la sua squadra sono riusciti a portare a termine la produzione e ora diverse decine di migliaia di lavarellini lunghi 5 centimetri nuotano liberi nelle acque del lago.
Nonostante gli sforzi degli addetti ai lavori, però, nel Lario la situazione dei lavarelli non dà cenni di miglioramento. Nell’ultimo triennio il pescato si è dimezzato e anche la stagione di pesca in corso è molto avara di catture. E’ evidente che c’è qualcosa che non va e che i ripopolamenti da soli non sono sufficienti a garantire la pescosità del lago. La soluzione alla crisi dei lavarelli non la troveremo certo nei forum di pesca o nelle chiacchiere tra pescatori. Bisogna chinare la testa sul microscopio e lasciarsi guidare da chi i pesci e i laghi li ha studiati per davvero. Inoltre sollecitiamo l’intervento di chi ha il compito istituzionale di occuparsi dei pesci e della pesca, cioè Regione Lombardia.
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