Forse pochi sanno che i soldi dei permessi di pesca, pagati dai pescatori di Como per praticare la loro passione nelle acque del Primo Bacino del Lago di Como (dalla Fontana di Villa Geno al porticciolo di Tavernola) finiscono nelle casse dell’Ospedale Sant’Anna. Può sembrare strano, ma è così da oltre 50 anni. Le acque del Primo Bacino, chiamate anche “Riserva Celesia”, sono infatti interessate da un antichissimo “Diritto Esclusivo di Pesca” il cui ultimo proprietario (prima dell’Ospedale) fu la contessa Giulia Celesia. Nel 1947 la Contessa iniziò ad affittare tale diritto con l’uso della darsena all’allora S.P.S. Comense in cambio di una non meglio precisata quantità di pesce da consegnarle settimanalmente. Successivamente, a partire dagli anni cinquanta-sessanta, a seguito del lascito innanzi richiamato, nel contratto subentrò l’allora Sezione Provinciale di Como della FIPSAS oggi APS COMO FIPSAS. Questo comporta l’obbligo di sostenerne i relativi costi che non sono trascurabili. Non a caso questi obblighi vengono definiti “obblighi ittiogenici”. Come segno di questa vicinanza, APS COMO FIPSAS ha deciso di donare all’Ospedale Sant’Anna, tramite la Fondazione Provinciale della Comunità Comasca, l’avanzo del bilancio 2019, destinato al fondo di riserva sociale.
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