Giovedì 8 agosto l’Assessore Regionale alla Pesca Fabio Rolfi ha incontrato i rappresentanti dei pescatori comaschi, sia dilettanti che professionisti. Unico tema all’ordine del giorno: la crisi dei coregoni nel Lario. In apertura, i due tecnici presenti, Carlo Romanò e Alberto Negri, hanno inquadrato l’argomento mostrando la serie storica dei dati del pescato e il netto crollo che si è verificato nel 2015. i tecnici propongono tre linee di intervento: il potenziamento della produzione di lavarelli all’incubatoio di Fiumelatte, uno studio che verifichi le condizioni ecologiche delle acque profonde, dove si riproduce la bondella, e una revisione del regolamento di pesca per una maggior tutela della specie. I rappresentanti dei pescatori di professione, Francesco Ghislanzoni e Alessandro Sala, hanno chiesto una maggiore presenza dei guardiapesca. Secondo Luigi Guglielmetti, presidente dell’APS COMO, le contromisure alla crisi dei coregoni devono essere messe a punto dai tecnici qualificati e attuate dall’Ente Pubblico.Infine Luca Arcobello e William Cavadini hanno evidenziato il problema dell’espansione del pesce siluro. L’assessore Rolfi si è assunto l’impegno di predisporre, nel giro di un paio di mesi, un piano di intervento a sostegno della popolazione dei coregoni del Lario. Per quanto riguarda la concessione delle acque all’APS si profila ancora un rinnovo annuale.

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