Due anni fa erano in quindici, l’anno scorso in cinquanta e quest’anno si sfiorano le ottanta presenze. I pescatori della val Cavargna cominciano a preoccuparsi: se l’andazzo è questo, tra un po’ dovranno mandar via la gente. La manifestazione ha tre punti di forza: la bravura e la simpatia dei ragazzi che mandano avanti la società di pesca, il fascino della baita sopra il Ponte Rosso che fa da sfondo a tutta la manifestazione (un vero angolo di paradiso) e le mani del cuoco che hanno creato un risotto degno di apparire sulla guida Michelin. Ai ragazzi è stato riservato un tratto di torrente, che ha fatto registrare il record mondiale di risate e di ingarbugli. Più a monte, gli adulti hanno fatto le cose più seriamente, ma neanche poi tanto.
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Di spalla si parla ancora di lavarelli!