“È stato tutto inutile ed è ormai troppo tardi. Non è servito a niente lavare e rilavare terrazzo e pavimenti, sciacquare scolapasta e coltelli.
È bastato che il sole cominciasse ad affacciarsi sopra ai tetti di quelle case abitate da centinaia di persone normali, andate a dormire ad orari normali, perché la cucina si illuminasse di tracce che valgono come una dichiarazione di colpevolezza senza appello. Scaglie d’argento ovunque.
In terra, sulle maniglie, sulle braccia e sui vestiti.
Sono le cinque, la sveglia suonerà alle 6 e mezza. E tu non sai ancora se infilarti in doccia o dare un’ultima passata disperata per terra (…)”.
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