Fatti, non parole. I fatti in questione sono le trote prodotte all’incubatoio di Valmorea ed immesse nelle acque della provincia di Como nel corso del 2019. Abbiamo messo in colonna tutti in numeri riportati nei verbali di semina, abbiamo fatto la somma ed è venuto fuori un totale che ci ha costretto a rifare i conti, perché 560.000 pesci ci sembravano effettivamente un po’ troppi e abbiamo pensato ad un errore di calcolo. Invece non c’è nessun errore: quest’anno l’incubatoio di Valmorea ha effettivamente prodotto un quantitativo di pesci quasi doppio rispetto agli obiettivi stabiliti da Regione Lombardia. Circa il sessanta per cento della produzione, pari a circa 320.000 trotelle, è stato destinato ai torrenti dell’area alpina e prealpina, mentre il restante 40%, pari a circa 240.00 pesciolini, ha raggiunto il Lario e il Ceresio, i due grandi laghi profondi del nostro territorio, gli unici in grado di ospitare pesci amanti delle acque fredde. In aggiunta al novellame, nel corso dell’anno i principali corsi d’acqua del nostro territorio (Lambro, Cuccio, Livo, Liro, Albano, Breggia) hanno accolto circa 6 quintali di trote fario adulte o subadulte,

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Nell’articolo di spalla un promemoria sui permessi di pesca.