Una premessa è doverosa: prima di tante parole questo pezzo dovrebbe aprirsi con i nomi di tutti i volontari che con il loro contributo hanno messo insieme una giornata di pesca bellissima. Chi fosse passato domenica in via Cosio a Cernobbio e avesse buttato un occhio a cosa stesse succedendo in quella scheggia di prato infilzata in mezzo ai capannoni, avrebbe capito cosa significhi pescare. La pesca vera, quella dalla quale abbiamo cominciato tutti. Quella che unisce invece di dividere, la pesca di chi si sporca le mani di vermi e di trote scivolose, di quelli che ci provano a spinning e a un certo punto cominciano a prenderne più degli altri, la pesca degli stivali impiastrati di fango, quella che, se i pesci poi scegli di liberarli, magari qualcuno ti guarda stupito, ma nessuno ti dice se sia giusto o sbagliato.
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