Ogni tanto una buona notizia: la Corte di Cassazione ha stabilito che tra l’interesse pubblico allo sviluppo delle energie rinnovabili e quello della tutela dei corsi d’acqua fragili, a prevalere è quest’ultimo.
La sentenza riguarda il distretto idrografico delle Alpi orientali, il cui piano di gestione stabilisce che le opere di derivazione a scopo idroelettrico possono essere installate soltanto se il bacino a monte raggiunge l’estensione minima di 10 chilometri quadrati. Le associazioni idroelettriche hanno fatto ricorso contro questa decisione prima al Tribunale Superiore delle Acque e poi alla Cassazione.
In entrambe le sedi il ricorso è stato respinto.

Leggi tutto nella consueta rubrica settimanale ( settimana 23 del 9.6.2021).

Nell’articolo di spalla la prova del Campionato Italiano ai Predatori disputata nel Lario.