Non sappiamo di preciso quando una trota con i pallini rossi abbia pinneggiato per la prima volta in un torrente comasco. Sappiamo, però, che questo evento non si è verificato al tempo dei nostri padri, o dei nostri nonni, o dei nostri bisnonni. Come minimo, bisogna tornare indietro di quattro o cinque secoli, nel corso dei quali la nostra trota con i pallini rossi si è diffusa in tutti i corsi d’acqua ed è diventata parte integrante del paesaggio e della cultura alpina. Senza la trota con i pallini rossi non esisterebbe la pesca in montagna, un’attività di cui tutti, almeno a parole, riconoscono l’importanza sociale, culturale ed economica.

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