Non passa giorno in cui non venga sottolineato il valore incommensurabile dell’acqua, eppure non passa giorno dove si può toccare con mano lo spreco e l’uso irrazionale che l’uomo ne fa. Ci sono norme che regolano in modo estremamente preciso e circostanziato l’uso plurimo delle acque (legge n. 36 del 5 gennaio 1994), ma se oggi osserviamo com’è trattata l’acqua nel nostro paese, il panorama che si presenta è decisamente sconfortante. Verrebbe da dire col Sommo Poeta “Le leggi son ma chi pon mano ad esse?”

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