Ore dieci del mattino di un sabato di fine marzo. Nel parcheggio del porto di Tavernola ci sono dieci carrelli ben allineati. Sono i carrelli che si usano per il trasporto delle imbarcazioni e la metà hanno la targa di un Paese straniero. I carrelli sono vuoti perché le barche sono già in mezzo al lago e le persone a bordo stanno pescando. Tutte le barche sono attrezzate con la tecnologia del momento. Si chiama “live sonar” ed è un ecoscandaglio di ultima generazione che ti permette di individuare con precisione millimetrica la posizione di ogni singolo pesce.

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